La rivoluzione ai tempi del Myspace


Ombra07/09/07

Comincio a diventare insofferente quando vedo i frutti dell’ignoranza che germinano in ognidove.

Se bevi una coca-cola, sei uno sporco servo del potere ammazzasindacalisti.

Se indossi nike sei uno pseudopedofilo a cui piace il lavoro minorile.

Se mangi da McDonald’s sei un’asservito al Junk Food.

Tuute le proibizioni politically correct sono ben accette nei circuiti "di movimento" (TM).  E ci mancherebbe.

Poi dai uno sguardo in giro ai blog di noblogs e capiti per caso sul sito di MySpace dimmerda. E cosa trovi?

Trovi che per fare un Do It Yourself Festival, si fa un MySpace. E che pure i collettivi politici si fanno il MySpace. Eggia’ perche’ la coerenza sul web è un’opzional.

Però, certo, ti scrivono:

DISCLAIMER:
sappiamo che purtroppo myspace è di proprietà di un certo Murdoch,
magnate conservatore , proprietario di tantissimi e ributtanti
canali televisivi e mass media. Abbiamo comunque deciso di sfruttare
questo potente mezzo, myspace,per meglio diffondere le nostre idee ed
iniziative.

Uno
strano concetto. Un tempo si cercavano di riutilizzare in chiave
sovversiva, gli strumenti tecnologici. Ma questo implicava il possesso
del mezzo e la sua conversione ad altro uso. Qui invece, scusandosi,
si utilizza il mezzo accettandone i "piccoli limiti". A parte
l’incoerenza di un Do It Yourself che si appoggia a Myspace, in ogni
caso, rimane l’amarezza di un’ignoranza crassa, che nell’infosfera
pressante, non credo sia più tanto accettabile.

Pero’ poi certo, sei tu che bevi la coca cola ad essere piegato al capitalismo. Però poi certo: "Chi non occupa, preoccupa".

Spacciatevi pure sul Myspace. Se però avrete la cortesia, magari leggetevi un paio di interventi in merito.

Autoproduzioni.org | Ivan della Mea