Dice Ivan Della Mea…


Il Manifesto
Martedì 14 agosto, pag. 2
Con myspace non va tutto bene, madama la marchesa
Ivan Della Mea
Fine giugno 2007. Sesto Fiorentino. Istituto Ernesto de Martino: d'ora
in poi IEdM. Da tempo, tanto, troppo forse, sto meditando su uno scritto
di Gianni Bosio nel quale lui el mè Giuan afferma essere priorità
irrinunciabile dell'IEdM... da lui stesso fondato nel 1966...
l'autonomia economica come condizione dell'autonomia politica e
culturale: un no secco, dunque, a qualsivoglia mediazione e compromesso
con qualsisia istituzione. Poi, Bosio muore il 21 agosto 1971. Oggi
l'IEdM vive, meglio, sopravvive, grazie a contributi esclusivamente
istituzionali e al tesseramento dei soci che incide in ragione di un
assai poco per cento comunque prezioso.
Bon, certo i tempi sono cambiati, gli spazi pure, è cambiata la società
e sono cambiati i contesti sociali non ci sono più le classi di Paolo
Sylos Labini, sono cambiate le condizioni di vita e anche quelle di
morte, sono cambiati i costumi sia quelli sociali sia quelli da
spiaggia...e e e... morta lì ma tutto questo non mi rasserena rispetto
al fatto che la contraddizione resta e che oggi l'autonomia dell'IEdM,
nell'accezione bosiana, più non è né tanto né poco e tutti i miei
ragionari hanno il sound del ronzio d'un'ape dentro un bugno vuoto.
Tiremm innanz.

Mi dice una lei giovane che lavora all'IEdM: senti mea c'è questo spazio
myspace... maispeis è libero zero costi ci puoi mettere icché ti pare e
ti dà una visibilità pazzesca fai conto che se come sito web
dell'istituto mediamente faccio per dire ci relazioniamo un giorno per
l'altro con dieci realtà singole e collettive con vuvuvu punto maispeis
punto com traduco si passa a ... beh proprio non c'e rapporto e non ci
sono problemi di sorta e è facile è lì. Pronti via. Non so che dire.
Capisco la voglia di lei e di altri giovani che lavorano o che fanno
riferimento all'IEdM di avere finalmente più visibilità e più contatti e
più comunicazioni e più informazioni di quanti ce ne possano dare il
nostro sito e la nostra news e icchéssoiochenonso...
Primi d'agosto. Siamo in maispeis e ancora non ho ben chiaro che cosa
significhi ma ci siamo e ci sono anche altri compagni e sinistri vari
musicisti e cantanti al più ma non solo e con i quali abbiamo rapporti
di affetto e di collaborazione. Tutto bene madama la marchesa? Parrebbe.
Poi, vengo a sapere che maispeis nato nel 2004 è stato acquistato nel
2005 dall'australiano Rupert Murdoch megaextraiperultramiliardario e
vengo a sapere anche che già ha messo assieme centinaia di milioni di
contatti e che le previsioni sue dicono di una irresistibile ascesa
talché tra poco tutti i mondi terzi quarti e ultimi seguiteranno a
crepare di malattie e di fame e di guerre ma potranno contattarsi con e
mediante maispeis e vualà il progresso portator di civiltà paraponziponzipà.
Ripeto: tutto bene madama la marchesa?
No. Non per me. Rupert Murdoch non mi sta bene esattamente come Bill
Gates e Silvio Berlusconi e non mi sta bene uno spazio «libero» e
generalista e non mi sta bene un'impresa che garantisce a Murdoch
tonnellate di pubblicità e di miliardi conseguenti e non mi sta bene di
contribuire anche minimamente all'affermazione di un universopolio della
pseudo libertà e della pseudo democrazia mediatica e non mi sta bene che
una volta ancora e di più la sinistra tanta sinistra da quella filo
centrista a quella filolibertaria accettino con dichiarato entusiasmo di
usare questo «strumento» nel nome della visibilità e della facilità
d'intrecciare contatti relazioni informazioni.
Ancor meno, molto di meno, mi sta bene l'amico e compagno che dice da
buon comunista qualsiasi opportunità che mi apra al mondo intero per
dire che apra l'istituto all'universo mondo mi sta bene e io gli
rispondo a me da cattivissimo comunista non sta bene per niente e bon
gli estremi di un confronto dialettico e dialogico ci sono tutti e un
altro ultratrentenne mi dice il fine giustifica i mezzi e oh cristo no
dico io no per dio e per carlo marx.
No. Ma come spiegargli che quella frase merita il primo posto nel libro
universale dell'infamia? come spiegarglielo in una società come questa
nostra e in una cultura dove siffatto concetto è stracondiviso e
assolutamente trasversale? come dirgli che in grazia di quello stesso
concetto sono stati perpetrati nel nome di tutti gli dèi e di tutti i
poteri assassinii massacri e genocidi e non una sola infamissima shoah
bensì tante shoah altrettanto infamissime non disumane e non umanissime
perché volute e fatte da esseri umani contro altri esseri umani, da
uomini per i quali sempre e comunque il fine giustificava e ognora
giustifica i mezzi? e come spiegargli che operazioni come maispeis
perpetuano la menzogna ormai tautologica di un progresso portatore di
civiltà a velocità costantemente accelerata e che maispeis è una sorta
di tav e di tac mediatica? come spiegare che maispeis è un altro
strumento buono per una gestione soggettiva e solitaria della propria
vita con l'illusione di una partecipazione affatto virtuale? come
spiegare eccetera eccetera eccetera...
Ne ho discusso con i lavoratori dell'IEdM e con alcuni collaboratori
volontari e ho detto che quella che si doveva affrontare era una
questione meramente politica e che il momento e la sede per la
discussione e l'eventuale decisione nel merito doveva essere l'Assemblea
snnuale ordinaria dei soci dell'IEdM per la conoscenza critica e la
presenza alternativa del mondo popolare e proletario... e tutte le volte
che lo scrivo questo corsivo me ne viene un'ipercoop di sensi di colpa
che mi diventano sensi di polpa... assemblea che avrà luogo come da
statuto tra il marzo e l'aprile 2008.
Poi, alla fin della fiera ho detto che come presidente dell'IEdM e in
virtù delle facoltà statutarie che mi sono state date ho deciso di
sganciarci ipso facto da myspace maispeis e ho proposto che si facesse
quanto era nelle nostre possibilità per spiegare a altri compagni e
amici maispessiani o maispeissisti il perché di questa decisione.
Questo scritto è già di per sé un tentativo di spiega. Ho fatto bene? Ho
fatto male? Davvero non lo so o quanto meno non ne sono certo. Di certo
so che una volta ancora nella mia vita mi ritrovo un po' più solo.
Grazie per l'ascolto.